Il 5G……..

L’emergenza covid-19 ci ha letteralmente proiettati verso una nuova dimensione…………la consapevolezza.

Durante il lockdown abbiamo tutti compreso quanto sia importante il ruolo delle telecomunicazioni, del digitale e della connettività.

È evidente che, per fare questo salto, serva uno sforzo da parte di tutte le parti in campo.

Un ruolo fondamentale lo esercitano gli operatori. Per rilanciare l’economia e per introdurre servizi sempre più innovativi per cittadini e imprese è fondamentale portare la connettività mobile ultraveloce anche all’interno degli edifici oltre che all’esterno. Il concetto vale per il 4G ma ancora di più per il 5G, quest’ultimo avrà un ruolo fondamentale in numerosi settori come: turismo, agricoltura, sanità, distribuzione, sport e cultura.

La potenzialità del 5G applicato a domotica, sensoristica, virtual e augumented reality arricchirà in maniera esponenziale la user experience degli utilizzatori, sia in indoor che in outdoor, per questo motivo i servizi e le applicazioni innovative necessitano di latenze vicina allo zero.

Le connessioni mobili dovranno essere garantite all’interno degli edifici, soprattutto in quelle città con conformazione e strutture complesse.

Oggi le attuali tecnologie mobili fanno fatica a garantire una copertura ottimale del segnale a causa di problemi strutturali di penetrazione, lo conferma un recentissimo studio di Analysys Mason che ha evidenziato l’importanza di assicurare una copertura capillare del segnale 5G. Secondo questo studio, nel 5G la qualità dell’esperienza indoor deve essere efficiente al pari di quella outdoor. All’interno di edifici come aziende, ospedali, scuole, negozi l’utente deve avere le stesse prestazioni di servizio fruito all’esterno degli edifici stessi.

Unitamente alle tradizionali torri è sempre più importante un’infrastruttura basata sulle cosiddette ‘micro-antenne’, che hanno il duplice vantaggio di avere ridotto impatto visivo e basse emissioni elettromagnetiche.

Questi sistemi DAS (Distributed Antenna System) o small-cells, permettono di coprire aree molto affollate o luoghi al coperto in cui, normalmente, ci sono problemi di ricezione. Inoltre hanno emissioni elettromagnetiche ridotte e dimensioni che ne consentono la collocazione ottimale senza di fatto avere impatto visivo.
L’infrastruttura 5G, così come quella 4G, sarà un insieme completo e integrato di torri e di micro-coperture realizzate con sistemi come i DAS per assicurare un segnale sempre stabile ed efficace.

Alcuni quotidiani hanno pubblicato un appello dal titolo “L’Italia del futuro passa dal 5G”sottoscritto da 11 tra i principali istituti del Paese (Centro Economia Digitale, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni, Fondazione Luigi Einaudi, Fondazione Magna Carta, Fondazione Guglielmo Marconi, Fondazione Aristide Merloni, Fondazione Adriano Olivetti, Fondazione Ottimisti&Razionali, Fondazione Prioritalia, Istituto Bruno Leoni e Istituto per la Competitività), in questo appello si chiede al governo, alle istituzioni e alle forze politiche un’azione di sistema per la creazione di una rete 5G “solida e performante, che acceleri la rinascita dell’Italia, anche attraverso interventi normativi che accentrino le responsabilità delle autorizzazioni, garantendo adeguati limiti emissivi e liberando le diverse amministrazioni dall’assedio di posizioni irrazionali e antiscientifiche. Il 5G è un obiettivo necessario e urgente, va realizzato rapidamente per il futuro dell’Italia”.

Nel nostro precedente articolo si è parlato di come sono cambiate le abitudini dall’emergenza Covid-19, di come abbiamo fatto smart working nelle imprese e nella pubblica amministrazione, dicome i nostri figli hanno utilizzato la didattica a distanza nelle scuole e nelle università e di come tutti noi ci siamo avvalsi delle piattaforme digitali per restare vicini a parenti e amici. Le aziende di telecomunicazioni hanno dato un contribuito alla tenuta economica, culturale e sociale del Paese. Allo stesso tempo sono emerse alcune carenze in termini di copertura territoriale, capillarità, potenza di banda, dotazione diffusa di strumenti digitali nella popolazione. Per questo motivo la nuova frontiera è quella di non perdere l’occasione, di sfruttare le enormi potenzialità delle tecnologie, per accelerare i tempi della ripresa e creare le basi della nuova società digitale.

“Il Paese non può permettersi di rimanere indietro, in balia di pregiudizi immotivati, esitazioni conservatrici o inammissibili resistenze burocratiche”.

ADESSO abbiamo l’occasione per evitare questo rischio. Non sprechiamola.